Raggiamento
Tecnica
SOSTITUIRE I RAGGI DI UN CERCHIO
Questa è una guida che ho seguito quando ho avuto bisogno di ricromare il cerchio. Mi è stata molto utile e la ripropongo anche a voi. Tratta da:https://aboutmeandus.wordpress.com/la-moto/raggiare-ruota-moto/
Le Kawasaki Z e KZ 400 del 76 e 77 hanno raggi di lunghezza diversa a secondo se si trattanto della ruota anteriore o della ruota posteriore ma soprattutto anno la testa con conclinazione diverse, sia a 45 gradi che a 90 gradi. Altra caratteristica è che gli originali anno diametro diverso che parte dalla testa a 3,3 mm per diventare a metà circa di 3,0 mm. Tipo di raggi che oggi si fa fatica a trovare ma che più comunemente possono essere sostituiti con quelli standard da 3,0mm. Mi suggeriscono di acquistarli dalla Kawasaki direttamente.
MONTAGGIO E CENTRATURA DI UNA RUOTA A RAGGI
Se come me siete amanti del fai da te, eccovi il racconto della mia esperienza di montaggio delle ruote a raggi del mio Moto Guzzi Dingo Cross.
Inizio a raccontarvi questa esperienza durante la lavorazione, così spero di essere il più preciso possibile.
Voglio fare due premesse:
1) raggiare una ruota non è difficile, ma neanche così facile come ho trovato scritto su internet.
2) quello che riporto di seguito non è frutto del solo mio ingegno, ma di tante descrizioni raccolte su internet e da me interpretate.
Iniziamo!!
Prima di tutto mi sono procurato:
– 2 mozzi
– 2 cerchi 1,50 x 17”;
– 72 nipples
– 72 raggi 2,5×17″
Se avete a disposizione la vecchia ruota sarà tutto più semplice, infatti potrete avere sempre sottocchio il modello. Se invece per recuperare qualche pezzo dovete smontare la ruota originale, vi consiglio di fare tante fotografie, vi torneranno sicuramente utili. Io per fortuna avevo a disposizione la vecchia ruota, ma ho anche scattato qualche foto.
Allora, prima di tutto io ho verificato che il mozzo fosse centrato alla ruota. Disponendo della vecchia ruota ho potuto verificare, con l’aiuto di un righello, che per il Dingo la ruota è centrata.
A questo punto posso procedere al montaggio. Fate presente che l’inizio è fondamentale.
Se guardate il cerchi noterete subito che la campanatura dei fori segue una direzione.
Se volete un racconto altamente tecnico su come ho iniziato la raggiatura, beh mi spiace, ma dovete cambiare blog. Io ho preso il mozzo e l’ho messo nel mezzo al cerchio (distesi in orizzontale naturalmente), ho preso quattro raggi ed ho simulato la ruota finita, mettendo due raggi sopra e due sotto, con la testa una interna ed esterna allo stesso. In base alla campanatura li ho spostati fino a quando non sono risultati tutti perfettamente allineati al cerchio.
Se il cerchio originale corrisponde perfettamente al nuovo, forse potete utilizzare come riferimento anche il foro che sul cerchio serve per l’uscita della camera d’aria, però questa idea mi è venuta solo dopo aver montato tutto, quindi non so dirvi se funziona.
Trovata pertanto la direzione esatta ho potuto segnare con dello scotch di carta i fori giusti e rismontare tutto per procedere come segue.
Ho iniziato a montare i raggi esterni al mozzo, lasciando in pratica la testa del raggio sull’esterno.
Ho inserito i primi 9 raggi in modo alternato sul mozzo e uno ogni 4 sul cerchio (se non fosse chiaro, ho lasciato tre fori vuoti tra i raggi che ho inserito). Ho avvitato leggermente, su ogni raggio, un nipplo.
Ho girato la ruota e ho ripetuto l’operazione sopra descritta.
Adesso ho montato i raggi opposti a quelli che ho fin ora montato.
Ho inserito i raggi in modo che presentino la testa rivolta all’interno. Per facilitare l’operazione ho cercato anche di ruotare il mozzo così da dare l’allinemaneto finale ai raggi. Forse una fotografia spiega meglio il concetto.
Adesso posso passare a montare i raggi, che presenteranno la testa rivolta all’interno.
Se si segnano bene i riferimenti all’inizio non ci dovrebbero essere problemi e dovrei solo procedere inserendoli sempre uno ogni quattro fori.
Comunque il precedente raggio opposto (raggio verde) a quello già messo in precedenza (raggio giallo), deve avere una distanza di sei fori in senso contrario.
Anche in questo caso una fotografia sarà più chiara di mille parole.
A questo punto non ho fatto altro che inserire i raggi da entrambi i lati del mozzo ed avvitarli leggermente con un nipplo.
Il risultato è questo.
Adesso ho stretto tutti i nipples cercando di portarli allo stesso grado di avvitatura. Come ho fatto? Ad occhio, aiutandomi con il foro che c’è sopra il nipplo e che permette di vedere il raggio.
Ho fatto attenzione perchè si deve stringere agendo un po’ da un lato ed un po’ dall’altro, perchè ogni giro di nipplo comporta una tensione su tutta la ruota.
Una volta che ho strinto i nepples, i raggi non dovrebbero suonare in modo armonico, comunque se li si stringe in modo uniforme si dovrebbe già vedere un abbozzo di centratura del cerchio rispetto al raggio. All’apparenza sembra che la ruota sia centrata.
Il semplice è fatto. Adesso posso passare alla parte difficile, ovvero alla centratura.
Prima di tutto per questa operazione serve un idoneo supporto, che si può acquistare in negozi specializzati o su internet con circa 40,00 €. In alternativa si può usare le forche della moto dove applicare degli indicatori.
Io ho deciso di costruirmelo il supporto, quindi abbiate pazienza… presto tornerò con il racconto.
Ecco fatto! Una volta attrezzatomi possiamo passare al racconto della centratura.
Per le successive operazioni mi sono attrezzato con l’idonea chiavetta per stringere i nipples. A me personalmente l’hanno imprestata, ma si può trovare nei negozi di ricambi moto.
Ecco quella che ho usato io. Come vedete non è poi così particolare, la si può anche costruire, come ho visto fare da un amico.
Allora! Gli spostamenti da correggere sono di due tipi: uno laterale ed uno verticale.
Ho iniziato da quello laterale, avvalendomi delle due astine orizzontali. Ho fatto girare la ruota e quando il cerchio sfiorava una delle aste ho agito sui raggi che interessano quel settore. Ci sono dei raggi ancorati sul lato sinistro del mozzo ed altri ancorati sul lato destro, pertanto ho allentato o stretto i raggi che agiscono sul lato sinistro e poi ho fatto l’opposto sul lato destro. E’ difficile spiegarlo, ma in pratica il concetto è che se da un lato si tira dall’altro si deve allentare e si può vedere che il cerchio bascula rispetto al mozzo.
Ho fatto tutte le correzioni cercando di essere più preciso possibile.
Passiamo alla correzione dello spostamento verticale. Per fare ciò ho spostato le astine di riferimento in verticale. Ho fatto rigirare la ruota, quando il cerchio sfiorava una delle aste ho nuovamente agito sui raggi che interessavano quel settore. Stavolta occorre stringere o allentare tutti i raggi che agiscono sul settore, a prescindere che siano sul lato sinistro destro del mozzo.
Se sono stato preciso l’errore dovrebbe essere meno di 1 mm. Ho fatto anche un controllo “sonoro”, ovvero con le unghie ho provato a dare dei colpettini ai raggi per sentite se suonavano tutti uguali.
A questo punto non ho fatto altro che verificare che i raggi non sbucassero dai nipples perchè, se così fosse, potrebbero bucare la camera d’aria. Nell’eventualità si possono limare, ma non è stato necessario.
Qualcuno è anche dell’avviso di mettere una goccia di colla attack sulla testa del raggio. Io non l’ho fatto.
Completato il lavoro ho protetto il canale con una fascia paranippli, anch’essa trovabile presso i negozi di ricambi moto.
Spero di essere stato il più chiaro possibile.
Attenzione: questo è il racconto della mia esperienza. Vi avverto che non sono un esperto, ma un semplice appassionato, quindi se applicate quanto ho scritto sappiate che lo fate a vostro esclusivo pericolo e responsabilità. Leggete anche il disclaimer di questo blog.